martedì 16 settembre 2014

Non dirmi che hai paura - Giuseppe Catozzella

Buongiorno, mio amatissimo Visitatore, ti chiedo scusa per l'assenza ma questo è un periodo un po' frenetico dove il tempo per la lettura è quello che è; e dato che probabilmente nei prossimi giorni avrò un momento di respiro da tutto, ho deciso di preparare un po' di recensioni e di pubblicarne una alla settimana. Come sono sicura che avrai notato, infatti, la pubblicazione dei post è stata abbastanza campata per aria, fino ad ora; ma le cose cambieranno. Il giorno di pubblicazione ufficiale di tutte le recensioni sarà il Martedì; per quanto riguarda i tag, le rubriche ecc... mi organizzerò piano piano.
Pazienta ancora un pochino e NeverLand si trasformerà in un'orologio svizzero (o quasi...).
Cominciamo quindi con il nostro primo Martedì letterario parlando di "Non dirmi che hai paura" di Giuseppe Catozzella, candidato al premio strega 2014.



Non dirmi che hai paura



Titolo: Non dirmi che hai paura
Autore: Giuseppe Catozzella
Casa editrice: Feltrinelli
Pagine: 236 p.
Prezzo: 12,75 euro

Trama:
Samia è una ragazzina di Mogadiscio. Ha la corsa nel sangue. Ogni giorno divide i suoi sogni con Alì, che è amico del cuore, confidente e primo, appassionato allenatore. Mentre intorno la Somalia è sempre più preda dell'irrigidimento politico e religioso, mentre le armi parlano sempre più forte la lingua della sopraffazione, Samia guarda lontano, e avverte nelle sue gambe magre e velocissime un destino di riscatto per il paese martoriato e per le donne somale. Gli allenamenti notturni nello stadio deserto, per nascondersi dagli occhi accusatori degli integralisti, e le prime affermazioni la portano, a soli diciassette anni, a qualificarsi alle Olimpiadi di Pechino. Arriva ultima, ma diventa un simbolo per le donne musulmane in tutto il mondo. Il suo vero sogno, però, è vincere. L'appuntamento è con le Olimpiadi di Londra del 2012. Ma tutto diventa difficile. Gli integralisti prendono ancora più potere, Samia corre chiusa dentro un burqa ed è costretta a fronteggiare una perdita lacerante, mentre il "fratello di tutta una vita" le cambia l'esistenza per sempre. Rimanere lì, all'improvviso, non ha più senso. Una notte parte, a piedi. Rincorrendo la libertà e il sogno di vincere le Olimpiadi. Sola, intraprende il Viaggio di ottomila chilometri, l'odissea dei migranti dall'Etiopia al Sudan e, attraverso il Sahara, alla Libia, per arrivare via mare in Italia.

Biografia Autore:
Scrittore, giornalista, spesso racconto storie che molti vorrebbero non fossero raccontate. Lavoro da sempre anche sulle storie degli altri, nell'editoria, dove ho cominciato analizzando montagne di romanzi in tre lingue straniere e ho finito col fare l'editor. Le storie. Le storie sono il modo in cui stiamo al mondo. Come il respiro dividono il mondo in prima, adesso e poi. Ho scritto su alcuni giornali tra cui l'Espresso e Sette del Corriere della Sera. Ho pubblicato Espianti (Transeuropa), Alveare (Rizzoli) e Fuego (Feltrinelli). Insieme a Salman Rushdie, Doris Lessing e Colum McCann sono presente sul primo numero italiano di Granta (Rizzoli). Alveare è stato acquistato da Wildside per farci un film. Ho avuto la fortuna di andare a raccontare i miei libri a molti ragazzi e in varie università, tra cui la mitica Columbia University di New York. Il mio prossimo romanzo uscirà entro l'autunno per Feltrinelli.

Recensione:

                                                                                    Oh mio dio, che cosa non è questo libro!
Io l'ho preso in mano un po' per obbligo e, a dire il vero, non credevo che potesse piacermi; le storie che hanno come sfondo la guerra, l'odio e la brutalità delle persone che sono costrette a vivere in situazioni difficili, non sono mai stati il mio genere. Non dico che questo tipo di libri non possano essere belli, anzi, semplicemente non sono un tipo a cui piace molto deprimersi e piangere per dei libri o dei film. Nella vita le cose brutte accadono, non è possibile evitarle e tutto quello che si può fare è cercare di affrontarle al meglio e poi andare avanti, ma perché rendere triste qualcosa di così bello come la lettura di un libro? Oppure la visione di un film?


Ho fato un'eccezione a questa mia "regola" solamente per i romanzi di Jhon Green, la cui scrittura amo alla follia, e del quale leggerei perfino la lista della spesa, fino ad un paio di giorni fa, quando ho cominciato a leggere "Non dirmi che hai paura".

Questo romanzo è un bellissimo disegno, composto da colori cupi e sgargianti che lottano per avere l'attenzione del lettore e che allo stesso tempo si uniscono in modo perfetto, senza sbavature o combinazioni antiestetiche. Un sentimento di amore e odio mi lega irrimediabilmente e saldamente a questo libro. Mi è entrato nel cuore e penso che difficilmente ne uscirà mai. E la cosa che più mi ha intrigata è che è stato tratto da una storia vera; qualcuno ha davvero vissuto tutto questo, ha sofferto, ha amato, ha gioito, ha odiato, ha imparato a lottare per il suo sogno, per dimostrare di essere un combattente, qualcuno che ha osato e che a volte ha vinto e altre perso, e anche io, caro V, ti posso assicurare, di aver sperimentato tutto questo grazie a Giuseppe Catozzella.

La storia è narrata in prima persona, dal punto di vista di Samia, che vedremo crescere, maturare, compiere le sue scelte, perdere chi ama, trovare amici e ritrovare poi qualcuno diverso da come se lo ricordava, ma sopratutto, la vedremo lottare con le unghie e con i denti per realizzare il suo sogno: diventare un'atleta professionista e partecipare alle Olimpiadi.
Sarà un viaggio pieno di ostacoli, il suo, che ha come sfondo una guerra sanguinosa che non accenna a sparire e che, anzi, si ingigantisce sempre di più ogni giorno che passa. E' incredibile pensare come anche solo una cosa banale come andare a fare una passeggiata solitaria, oppure fare un bagno nel mare è diventato impossibile,  a causa di tutta la violenza che sembra regnare nella terra di Samia.

Se dovessi descrivere questo romanzo in una sola parola sarebbe: commovente perché non mi sono mai commossa così tanto per un libro; infatti mi venivano le lacrime agli occhi non solo quando succedeva qualcosa di brutto, ma anche quando la protagonista otteneva le prime vittorie, i primi riconoscimenti e quando, per la prima volta, ha capito di poter diventare un simbolo di libertà e di speranza per un paese che ormai vedeva solamente il brutto, la disperazione e la paura.

Se potessi dare un voto più alto a questo libro, credimi V, lo farei, ma purtroppo il massimo è cinque stelline su cinque. Certo è che questo cinque non è come tutti gli altri, perché in realtà sta ad indicare 1234 stelline e anche di più.

Voto: 
Livello sessualità: 

Dal libro: Non devi mai dire che hai paura, piccola Samia. Mai. Altrimenti le cose di cui hai paura si credono grandi e pensano di poterti distruggere.

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E tu? Hai già letto questo libro? Se si, che cosa ne pensi? E se no, ti sembra che possa piacerti??

2 commenti:

  1. Ohddio, scusa ho visto solo ora il post, ti capisco! Il tempo per leggere sembra praticamente inesistente qui!!! La recensione è bellissima, complimenti, mi hai fatto venir voglia di leggere questo libro...magari dopo aver smaltito i miei XD comunque la citazione alla fine è bellissima, la adoro!!! **

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    1. Ciao Nora, è una consolazione che qualcun altro sia impegnato ed abbia poco tempo per la lettura! Se ne hai l'occasione ti consiglio davvero di leggerlo, è uno dei più belli che mi sia mai capitato sotto mano. *_*

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